Le Monde Ou Rien
2020-2025
Where
Milan
Le monde ou rien
Angelo Leonardo
Le Monde Ou Rien è il nome del libro fotografico edito da Altana Club che racconta la ricerca iconografica che Angelo Leonardo ha svolto sui giovani che abitano la periferia di Milano. Un girovagare durato dal 2020 fino al 2024, raccontando tutti i quartieri della periferia di Milano. Tutte le zone al di fuori dal secondo anello che cinge la città, la circonvallazione.
Grazie ad alcuni ragazzi della Barona conosciuti alla manifestazione per l’omicidio di George Floyd a Milano, Angelo comincia a frequentare gruppi di adolescenti di San Siro e Barona, realizzando le prime foto di un progetto che proseguirà per 4 anni.
Il modo di vestire, il linguaggio, la voglia di rivalsa, la musica, la povertà, i problemi prima con la scuola e poi con la giustizia, sono tutti elementi che hanno portato Angelo a osservare i diversi quartieri (da Cinisello a Rozzano, da Quarto Oggiaro a Corvetto) come fossero un unico luogo con la medesima identità. Un’unica grande periferia fatta di pezzi di città lontani tra loro ma che sono quantomai vicini su un piano urbanistico quanto antropologico.
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E’ a Quarto Oggiaro, nel 2021, che Angelo incontra Diego Guarino. Un bambino di appena 10 anni. Abita nelle popolari di Cerkovo insieme a sua madre, suo padre e i suoi tre fratelli. Durante l’orario scolastico è un bambino particolarmente difficile da gestire e viene spesso allontanato dalle lezioni e isolato in un’aula a parte. E’ durante quelle ore che Diego realizza le opere presenti nel libro. Opere realizzate approfittando di quello che trovava: pezzi di cartone, fogli, compensato, tempere e pennarelli.
Un flusso di colori per lo più senza forme. Un marasma di bellezza e inquietudine. Una necessità di espressione oltre il linguaggio.
Le opere di Diego Guarino insieme alle fotografie scattate da Angelo Leonardo, sono “Le Monde Ou Rien”. Un doppio punto di vista sulla vita nella periferia di Milano: uno interno e uno esterno. Uno famigliare l’altro alieno. Uno intimo l’altro performativo. Uno fatto di colori, l’altro di sfumature di bianco e di nero. I due immaginari si rincorrono, si alternano e dialogano nello spazio generando immaginari conflittuali e mutevoli.